Allevamento registrato ENFI (Ente Nazionale Felinotecnica Italiana) - Autorizzato dal Ministero italiano al rilascio di pedigree per i gatti di razza

 

Allevamento gatti siamesi Demogorgon

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Allevamento amatoriale di gatti siamesi e orientali


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Cenni storici

La storia del siamese come gatto di razza inizia a fine ‘800 con i primi esemplari giunti in Europa e negli Stati uniti dall’antico Siam (attuale Thailandia) e la selezione del siamese così come lo conosciamo oggi è stata portata avanti dagli anni ‘60 del ’900, con risultati simili a quelli odierni raggiunti negli anni '80.

 

Questa è la storia ufficiale e documentata da cataloghi delle expo, libri dedicati ai gatti, registri degli allevatori e fotografie. Esistono tracce di un siamese antecedenti la selezione novecentesca in occidente? La risposta è sì.

 

Ci sono infatti pervenuti dei manoscritti thailandesi chiamati “Tamra Maew” (Libro dei gatti) dedicati alla descrizione di tipologie di gatti presenti in Thailandia. Ogni manoscritto è composto da 12 fogli pieghevoli a ventaglio (tecnica thailandese di rilegatura chiamata Samut Khoi), scritti su fogli creati a partire da corteccia di albero. Sei dei manoscritti originali si trovano  in Thailandia, mentre uno si trova al Museo di arte asiatica di Berlino e un altro nella British Library di Londra.

 

Ognuno dei manoscritti contiene dei disegni di gatti diversi, accompagnati da descrizioni in versi delle caratteristiche del gatto. I felini venivano inoltre divisi in due gruppi, ovvero quelli porta fortuna e quelli che invece portavano sfortuna secondo le credenze locali.

 

Il sesto dei gatti portafortuna si chiama Wichian Mat (diamante luna) ed è proprio il siamese. 

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Come si può esservere il gatto in basso ha chiaramente la colorazione tipica del siamese ovvero il corpo chiaro e le estremità scure (orecchie, muso, coda e zampe).

 

Inizialmente si pensava che i manoscritti fossero stati composti nel 1300, mentre gli storici credono che i Tamra Maew siano stati prodotti nel 1800 e comunque non più tardi del 1700.

 

In ogni caso è importante sapere che il gatto siamese, o comunque il protosiamese, ovvero un gatto con la colorazione tipica della razza esisteva già da tempo nell'antico Siam (oggi Thailandia).

 

 

Questo è molto importante perchè in Europa non era nota la colorazione siamese e non era mai stata descritta prima. Questo vuol dire con tutta probabilità che la mutazione della colorazione siamese ha avuto origine in Thailandia ed è stata portata avanti tramite accoppiamenti spontanei tra gatti con lo stesso gene fino a raggiungere localmente una popolazione sufficiente a determinare la non perdita del gene recessivo. Si sa infatti che il gene che determina il colore tipico del siamese è il gene cs-cs, gene recessivo ovvero deve essere ereditato sia dal padre che dalla madre per manifestarsi (è questo il motivo per cui da due siamesi non può nascere un orientale e da due orientali può nascere un siamese).

 

 

Ci teniamo a ricordare che il gatto primigenio era un felino nero tigrato a pelo corto e che tutte le altre variazioni sono mutazioni spontanee e naturali e portate avanti o dall'uomo tramite l'allevamento o in modo spontaneo nel caso di mutazioni avvenute in popolazioni feline residenti in luoghi isolati, come ad esempio il gatto Kurilian delle isole Kurili.

 

Fin qui sono queste le informazioni certe che abbiamo sul gatto siamese. Le cose cambiano drasticamente sul finire dell'ottocento quando il siamese fa la sua comparsa in Europa e in breve tempo conquista il mondo (allora nascente e limitato quasi esclusivamente in Gran Bretagna e Stati Uniti d'America) dell'allevamento di gatti domestici. Andiamo però con ordine.

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La lettera qui a fianco è datata novembre 1878 ed è firmata da David B. Sickles, diplomatico statunitense operante nel consolato di Bangkok. La lettera è indirizzata a Lucy Hayes, moglie dell'allora presidente degli Stati Uniti Ruthford B. Hayes, nella quale il console scrive “I have taken the liberty of forwarding you one of the finest specimens of Siamese cats that I have been able to procure in this country.  I am informed that it is the first attempt ever made to send a Siamese cat to America”  ovvero dice di aver portato uno degli esemplari più belli di gatto autoctono trovato in Siam e che crede che questo sia il primo tentativo in tal senso negli Stati Uniti d'America. Questa è dunque la prima attestazione di gatto siamese in occidente. Purtroppo non abbiamo tracce di progenie derivante da questa gattina chiamata Siam, in quanto sappiamo che l'anno dopo morì.

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Dobbiamo aspettare altri 6 anni prima di sentir parlare nuovamente di gatto siamese in occidente, ovvero il 1884, quando il console inglese in Siam Sir Edward Blencowe Gould importò due esemplari di siamese, Pho e Mia (vedi foto), per farne dono alla sorella, Lilian Jane Gould (prima donna tra l'altro ad essere ammessa all'accademia dei Lincei). La Gould s'innamorò così tanto dei siamesi che fondò il primo club di razza siamese nel 1901.

Nel 1885 tre gattini nati da Pho e Mia vennero esposti al Crystal Palace alla prima esposizione ufficiale di gatti del mondo moderno suscitando notevole interesse se da allora, e fino alla prima guerra mondiale quando ci fu una brusca sospensione dell'allevamento di animali domestici in generale per ovvie ragioni, i siamesi erano regolari presenze alle expo del tempo a giudicare dai cataloghi delle expo a noi giunti.

Dalle  lettere della Signora Gould sappiamo che purtroppo i tre gattini morirono senza riprodursi, quindiPho e Mia non possono considerarsi i capostipiti della razza, ma è certo che, vista la presenza del siamese nelle expo del tempo, altri gatti furono importati e nel giro di poco tempo si ebbe un numero sufficiente a stabilire un vero e proprio programma allevatoriale sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti. E' anche importante sottolinare che Pho e Mia non vennero regalati dal Re del Siam al Console: la Gould scrive chiaramente che vennero acquistati dal fratello da un commerciante del Siam prima della partenza. Questa versione, certamente più prosastica e meno romantica sulle origini della razza, getta luce sulle origine del siamese che non era quindi un gatto ad uso esclusivo della monarchia siamese ma probabilmente era assai diffuso localmente.

 

Da questo punto in poi il cammino percorso dal nostro amato siamese è chiaro e ben documentato da svariate fonti. Un programma continuo di esposizione e selezione ha portato a partire dagli anni ‘50 e soprattutto ’60 a quello che oggi conosciamo come siamese, selezionandone i trattislanciati ed estremi  a livello di corpo tubolare, occhi a mandorla orecchie grandi e coda lunghissima che abbiamo descritto in modo approfondito QUI. La storia del siamese attuale è intrisecamente collegata a quella del gatto orientale (di cui parliamo QUI) di cui condivide tutto: sono infatti razze sorelle, tranne il colore di pelo e occhi. Anche nelle associazioni più tradizionaliste come il CFA che definisce siamese solo il siamese nei 4 colori base (seal, blue, lilac e chocolate) è permesso l'utilizzo del siamese per accoppiamenti con orientali visto che anche negli standard le caratteristiche sono identiche in tutto e per tutto (tranne il colore) e un orientale può tranquillamente avere un siamese come progenitore che verrà chiamato “orientale colourpoint” a segno dell'indivisibilità delle due razze.

 

Ci si chiederà se il siamese come era conosciuto fino agli anni ‘50 è scomparso…La risposta è no. Alcuni allevatori che amavano quel tipo di gatto (più morbido del siamese attuale e meno estremo nei tratti) ne hanno continuato la selezione. Nel corso degli anni però il siamese attuale aveva preso il posto nei registri felini internazionali del siamese primigenio che si trovava quindi allevato da diverse persone ma non aveva più un nome. E’ così che avviene il rifondamento del primo tipo di siamese a livello ufficiale: dato che il Siam non esisteva più e si chiama attualmente Thailandia il vecchio tipo di siamese ha adottato come nome THAI. Il thai (o Old Style Siamese -vecchio tipo di siamese) è appunto il gatto siamese prima che venisse estremizzato. Così come il siamese anche il thai conosce diverse intepretazioni dello standard: ci sono allevatori che prediligono il primissimo tipo di siamese (ovvero quello dei primi anni del ‘900) oppure altri che prediligono il tipo di siamese degli anni ’50 ovvero subito prima dell'estremizzazione. Quest'ultimi thai non raggiungono i virtuosismi del siamese attuale, ma sono comunque più slanciati. Se siete interessati ai thai rivolgetevi ad un allevatore di questa razza che saprà darvi sicuramente più informazioni di me in merito.

 

 Sebbene queste razze ormai siano completamente divise tanto da essere appunto razze a se stanti -solo la TICA permette ai thai di avere siamesi tra i progenitori, ma è proibito il contrario-  (e visivamente palesemente diverse) condividono antichi antenati comuni: nel mio caso apprezzo molto il thai e apprezzo il lavoro degli allevatori di continuarne la selezione, ma sono decisamente innamorato del siamese -ed orientale- tanto da aver deciso di allevarli.

 

Ecco le due razze a confronto visivamente utilizzando foto dei siti ufficiali delle maggiori associazioni presenti a livello mondiale e non solo nazionale ovvero CFA, TICA, FIFé e WCF, tutte facenti parte del World Cat Congress (il THAI non è attualmente riconosciuto dal CFA-anche se alcuni allevatori stanno lavorando per il riconoscimento), per questo per il thai manca la foto CFA e ne ho utilizzato due TICA):

 

 

***THAI***

Gatto thai presente nella descrizione

ufficiale della razza thai sul sito TICA

 

Miglior THAI intero del 2023 in TICA,

RW BW SGC CLOUDCITY MR WONKA OF MILEHITHAIDI

Miglior THAI intero del 2023 in WCF(Best Cat)

Master, EPR. Radimira Thai Riddle

Gatto thai presente nella descrizione

ufficiale della razza thai sul sito FIFé

 

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***SIAMESE***

Gatto siamese presente nella descrizione

ufficiale della razza siamese sul sito CFA

Miglior SIAMESE intero del 2023 in WCF (Best Cat)

Origun Fly Amadeus of Tanyuha's

Gatto siamese presente nella descrizione

ufficiale della razza siamese sul sito TICA

Gatto siamese presente nella descrizione

ufficiale della razza siamese sul sito FIFé 

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